Inquinamento dell'acqua

INQUINAMENTO DELL’ACQUA Ogni volta che utilizziamo l’acqua questa passa dalla categoria delle acque pulite a quella delle acque usate e quindi diventa sporca. L’inquinamento idrico è causato da quattro fattori principali: 1. scarichi urbani, 2. scarichi industriali, 3. utilizzo di fertilizzanti, diserbanti e pesticidi chimici in agricoltura, 4. accumulo di rifiuti non biodegradabili. Per usi domestici in Italia si utilizzano ogni anno 5,8 km3* d’acqua, per le industrie 14,2 km3 e per l’agricoltura 30 km3 . Più i paesi sono industrializzati e più aumenta il loro consumo idrico. La maggior parte dell’acqua impiegata dalle industrie e in agricoltura viene prelevata dai laghi e dai fiumi, utilizzata e poi restituita inquinata agli stessi per arrivare infine nel mare. A volte l’acqua inquinata può andare a contaminare quella sotterranea nelle falde acquifere compromettendone la potabilità. Le cartiere ad esempio utilizzano grandi quantità d’acqua e vengono spesso costruite vicino ai fiumi. La carta viene realizzata con una poltiglia di acqua e legno; per un solo giornalino ne occorrono 9 litri, quasi 5 volte di quanta ne beve una persona in un giorno! In agricoltura si utilizzano fertilizzanti, tra cui l’azoto, che spesso non vengono totalmente utilizzati dalle piante, né trattenuti nel terreno. Essi divengono quindi inquinanti che la pioggia dilava nei laghi, fiumi e mari sconvolgendo gli equilibri naturali di questi ambienti. COME CAPIRE QUANDO L’ACQUA È INQUINATA? Se osserviamo un fiume nel tratto di montagna più vicino alla sorgente vediamo che in esso la vita è florida: l’acqua sarà limpida, ricca di ossigeno e senza odore; guardando con attenzione e scostando un sasso potremo scoprire una vita subacquea fatta di larve di insetti e di piccoli altri animali. È possibile verificare il grado di inquinamento dell’acqua attraverso l’osservazione di indicatori biologici, specie animali molto sensibili ad alcuni fattori ambientali: ossigeno, temperatura, sostanza organica ed eventuali inquinanti chimici. Mediante il metodo I.B.E. (indice biotico esteso), dopo aver classificato i vari macroinvertebrati, ovvero gli invertebrati visibili a occhio nudo (Insetti, Molluschi, Vermi, Crostacei), raccolti in un certo tratto di fiume, è possibile valutare la qualità dello stesso utilizzando una tabella a doppia entrata simile a quella riportata a fianco. In verticale sono elencati in ordine decrescente i gruppi secondo le esigenze ambientali (i plecotteri sono i macroinvertebrati più sensibili che popolano esclusivamente acque correnti e ben ossigenate). In orizzontale invece andrebbe riportato il numero di unita sistematiche ma, per semplicità, sono stati qui riportati degli intervalli numerici corrispondenti al numero totale degli individui trovati. QUANDO INQUINIAMO L’ACQUA? Quanta acqua occorre per produrre... 1 KG DI PETROLIO 20 litri UN GIORNALINO 9 litri 1 KG DI CARTA 40-50 litri 1 KG DI ALLUMINIO 300 litri 1 KG DI ZUCCHERO 15-20 litri UN PAIO DI SCARPE 60 litri UN MAGLIONE 200 litri Istruzioni per l’uso della tabella: incrociare la riga orizzontale di entrata, scelta in base agli organismi più sensibili ritrovati nel campione in esame, con la riga verticale corrispondente al numero totale di organismi raccolti. Il colore ottenuto indicherà lo stato di salute del tratto di fiume analizzato. * 1 km3 = 1 miliardo di m3 = 1.000 miliardi di litri